domenica 30 giugno 2013

Obsidian

Obsidian
di: Jennifer Armentrout  casa editrice: Giunti collana: Y pag: 336 titolo originale: Obsidian



In seguito alla prematura scomparsa del padre, Katy si è appena trasferita dalla Florida al West Virginia insieme a sua madre. A poche settimane dall'inizio della scuola, ancora immersa fra scatoloni da disimballare e un bookblog da aggiornare, Katy, spinta dalla madre, bussa alla porta dei giovani vicini di casa. L'accoglienza del bellissimo Daemon non sarà delle più amichevoli, a differenza della sorella Dee molto felice di conoscere la nuova vicina. Prima che l'introversa Katy riesca ad accorgersi di cosa stia succedendo sarà risucchiata in un vortice di mistero.

Katy è una bookblogger, adora leggere e tiene molto a suoi fedeli seguaci lettori. Se non fosse per questo suo amore per la lettura non si potrebbe mai immaginare che, proprio come qualunque protagonista di sesso femminile di ogni YA mai sfornato sul pianeta Terra, si invaghirà del bellizzimo, muscolosizzimo e misteriosizzimo protagonista maschile. Il sogno di qualunque adolescente introversa in muscolacci e ossa ad un passo da casa, ad un tiro di schioppo, ad un metro dal portico con veranda. DLIN DLON. Sì chi è? Sono la sfigatissima protagonista che suona al tuo campanello figaccione di turno! Ma, fermi tutti! Il figaccione ha risposto ed è pieno giorno! Depennate dalla lista del "potrebbe essere" la voce vampiro. In compenso spuntate pure la voce "senza t-shirt". Caro vicino, sapresti dirmi dove si trova la più vicina rivendita di generi di qualunque tipo? Vedi sono la tua sfigatissima co-protagonista e anche se ho cambiato stato in cui vivere, il pensiero "prova al centro del paese" è troppo complicato per  i miei neuroni. Come ogni flessuoso, virile e occhio-verde-munito adone di turno Daemon tratterà la poverina come un insetto molesto, prendendosi gioco di lei e insultandola neanche troppo velatamente. Il resto è storia. Tira e molla fra i due, nel mezzo di un mistero misteriosissimo che prevederà botte da orbi per lei (più volte in pericolo a causa di nemici mortali) e qualche graffio per lui e il suo segreto. Lui è BELLO, ha un carattere da far prudere le mani per il desiderio di violenza estrema, ma bisogna dire che Katy non ci starà a prenderle tutto il tempo. Si insomma, ogni tanto, in un momento di estrema emancipazione, alzerà anche il dito medio verso quella canaglia ammantata di splendore. 1-0 per Katy bel fusto! Se vi state chiedendo il perché di tanta acrimonia nei confronti del canovaccio satandard dei romance, non preoccupatevi, la mia non è un vibrante assalto al genere letterario in generale (che riserva anche bei libri), ma a questo libro in particolare. Lo stile di Obsidian è piatto, ridotto all'osso, prevedibile, scontato e fortemente ispirato ad altre storie (come il telefilm Roswell) e, per non farsi mancare nulla, pieno di cliché fino all'estremo. Nel panorama dei Romance e soprattutto degli YA questo libro non aggiunge un bel niente, si lascia trascinare sulla superficie della mediocrità del genere. Si trova una stilla di novità solo nel finale che, per quanto prevedibile, non sarà di quelli tutti cuoricini. In definitiva il libro non richiede un grande sforzo per leggerlo, ma non lascia assolutamente niente, non emoziona e non coinvolge. Consigliato solo a chi adora il genere YA e ci farebbe il bagno, a chi cerca una lettura da ombrellone (ed in particolare per giornate con 40° gradi all'ombra che non consentono la riflessione profonda) e a chi non ha proprio di meglio da leggere. Voto: 5

giovedì 20 giugno 2013

Follia per sette clan

Follia per sette clan
di: Philip K. DicK casa editrice: Fanucci pag: 246 collana: Tif extra titolo originale: Clans of the Alphane Moon



La Luna Alfa III L2, adibita dalla Terra ad ospedale psichiatrico, si trova, dopo 25 anni, ad essere gestita da sette clan (Para, Mani, Os-Com, Dep, Eb, Poli e Skiz) costituiti dagli ex pazienti della struttura ormai distrutta. Abbandonati e nuovamente liberi di gestire se stessi, i sette clan si trovano ad affrontare un imminente minaccia da parte della Terra che vuole riaffermare il suo predominio sul satellite e riportarlo allo status di ospedale. Indetto un consiglio-interclan fra i rappresentanti di ciascuna fazione, i sette cercano di  decidere cosa fare. Nel frattempo sulla Terra Chuck Ruttersdof, programmatore propagandista della CIA, si è appena trasferito in uno squallido cond-appartamento in seguito alla separazione dalla moglie psichiatra Mary.  La Terra non è il solo pianeta a voler rivendicare il dominio su Alfa III e così, fra esseri Non-Terrestri (Non-T) e follia generale  Chuck finirà per essere coinvolto in un intrigo di portata spaziale.

Se fossi una Mani (maniaco) potrei dire che questa lettura è assolutamente esaltante da tutti i punti di vista e che solo un Dep(depresso) all'ultimo stadio potrebbe trovare che tanto leggerla non cambierà il suo triste destino. Come Os-Com (ossessivo compulsivo) avrei dovuto leggerla per forza, altrimenti non avrei terminato l'opera omnia di Dick e come Poli (schizofrenico polimorfa) avrei valutato attentamente la cosa per capire come questa lettura avrebbe mutato la mia vita senza riuscire a decidermi. Lo Skiz (schizofrenico diencefalico) che è in me francamente prenderebbe il tomo e lo lancerebbe in aria per saggiarne la potenza di impatto, magari su un Eb (ebefrenico) di passaggio mentre ha una delle sue mistiche visioni su come recensirlo. Ma è inutile mentire a se stessi, come Para (paranoico) devo assolutamente avere il controllo di questa recensione, stabilire quali siano le possibili minacce insite nel criticare questo libro e prevedere ogni possibile probabilità di errore o pericolo nel farlo. Mentre voi leggete queste righe il mio costosissimo simulacro a forma di drago, sta scanzionando il post e la piattaforma di blogging alfine di rendere sicura e affidabile questa recensione. Chuck Ruttersdof è un comune terrestre, non fa parte cioè di alcun clan di Alfa, ma se proprio volessimo trovare una definizione che gli calza a pennello sarebbe quella di Sfig (sfigato), sia in relazione al suo rapporto con Mary che al complesso guazzabbuglio di catastrofici eventi in cui viene coinvolto. Chuck è il fantoccio di tutti quelli che finiscono nella sua orbita, che lo sfruttano ognuno con le sue mire e i suoi scopi, tanto che, anche quando  sarà convinto di avere un malefico e letale piano di vendetta finirà per essere il burattino di qualcun altro. In questa storia in realtà sembrano non esistere individui completamente sani, e ognuno a suo modo contribuirà alla follia generale degli eventi. Come sempre Philip K. Dick crea un mondo complesso e variegato, infuso più che mai di quella sana stravaganza e creatività che fa di lui uno scrittore geniale.  Tutti i personaggi, per quanto brevi siano le loro apparizioni, sono vividi e ben tratteggiati, e ognuno gioca un piccolo ruolo nello svolgersi degli eventi. Volendo trovare un pecca, la si potrebbe forse riscontrare nell'insania del rapporto fra Chuck e Mary, che ad un certo punto sembra quasi esagerata e soprattutto nella frequente citazione di un particolare intervento di chirurgia estetica femminile che non aggiunge proprio nulla alla storia. Nel complesso, comunque, il libro cattura l'attenzione e si legge in pochissimo tempo, e varrebbe la pena leggerlo solo per la presenza di Lord  Running Clam, impicciona muffa gelatinosa di Ganimede dai poteri psionici. Consigliato ai lettori di Fantascienza, ai lettori non-T, alle muffe gelatinose di Ganimede, agli amanti dei libri di Philip K. Dick. Che lettura da pazzi! Voto: 7 e mezzo


domenica 16 giugno 2013

Dark Lord. Le origini

Dark Lord.Le origini

di: Jamie Thomson casa editrice: Salani pag: 318 titolo originale: Dark Lord. The Teenage Years illustrazioni: Freya Artas





Come vi sentireste se, temibili e incontrastati Oscuri Signori, vi risvegliaste nel corpo di un tredicenne umano? Senza più Agghiaccianti Legioni al vostro servizio, senza più Elmo dei Padroni sul vostro capo e senza la possibilità di soggiogare ogni forma vivente (o non vivente) al vostro volere? Uno Oscuro Signore alle prese con le scuole medie...

La sola vista della vostra insignificante umanità ferisce i miei occhi e insulta la mia vista. Come Oscura Signora di questo Blog dell'Eterna Catastrofe mi basterebbe schioccare le dita acciocché Stargazer, il mio Drago del Dolore Alato, vi schiacciasse come insetti. Ma oggi mi sento molto magnanima, per cui mi limiterò ad utilizzare un incantesimo della Imposizione-Letturale e vi costringerò a leggere la mia recensione. Mentre voi patetiche creature vi apprestate dunque a leggere le mie tetre e fosche parole deciderò cosa fare di voi alla fine della rece. Dark Lord, meglio noto a se stesso come Oscuro Signore e Padrone della Torre della Ferrea Disperazione, si è risvegliato nei panni di Dirk Lloyd un tredicenne di cui non si conoscono le origini, che viene presto affidato alle cure della famiglia PureJoy. Con l'aiuto di Chris e Sooz (fedeli attendenti) cercherà di tornare nella sua dimensione. Jamie Thomson (collaboratore dell'Oscuro Signore) ci introduce nella mente più comicamente malvagia e  spassosamente spietata che la narrativa per ragazzi abbia mai incontrato. L'Oscuro Signore si trova a dover dimostrare al mondo (per poi ovviamente soggiogarlo) la sua perfida e letale natura, ma non è molto facile quando è prima necessario finire i compiti! Scivolando sulle macchinose elucubrazioni di un Lord del Male nelle vesti di uno studente delle scuole medie, potreste presto ritrovarvi con un ghigno sul viso mentre voltate rapidi le pagine alla scoperta dell'ultima malefica trovata di Dirk. Non preoccupatevi dunque se la vostra natura ferreamente buonista vi induce a parteggiare sempre per le forze del bene, Dark Lord saprà come piegarvi al suo volere, facendovi desiderare, con lo scorrere delle pagine, di essere almeno un Orco o un Goblin per entrare nelle sue schiere. Non occorre dunque che siate dei malvagi lettori per godere appieno della lettura, una mente potente come quella dell'Oscuro Signore è in grado di volgere a suo piacimento le vostre preferenze, e alla fine della storia non potrete che esserne soggiogati conquistati. Ho trovato questa lettura maleficamente scorrevole, con un protagonista che mi ha ispirato una affettuosa e brutale devozione e che mi ha rallegrato con i suoi stratagemmi bizzarri. E' stata sufficiente una mezza giornata di lettura per finire il libro, che in definitiva ho trovato molto carino, e piacevole a sufficienza per intrattenere senza essere mai infantile o scontato. Orbene, siete infine giunti alla fine della rece patetiche entità, ma vedo un luccichio funesto nel vostro sguardo che mi compiace non poco. Sì! Credo di aver risvegliato in voi un pernicioso interesse per questa tenebrosa lettura. Credo dunque che risparmierò le vostre anime, almeno fino alla prossima rece. Consigliato a lettori di tutte le età Santo Cielo!  Per i sette Inferi!. Voto: 8.

Un brano tratto dal libro:

"Dirk aggrottò le sopracciglia. I servizi sociali? Erano un qualche tipo di legione o reparto militare con il compito di spazzare via i reietti della società come umani, Elfi e altri inutili paladini del bene? Un'unità specializzata nella pazzia! Sembrava utile. Perché non ci aveva mai pensato? Una legione di Orchi folli, psicotici e rabbiosi, per esempio, che idea straordinaria! C'era tanto da imparare da questo mondo. Sempre che riuscisse a sopravvivere a ogni nuovo incontro con i suoi abitanti.
<<Non temere, siamo qui per aiutarti>> lo rassicurò Wings.
<<Ma certamente>> rispose Dirk. <<E ora prestate molta attenzione, insignificanti esseri umani. Prima di tutto, mi rivelerete dove mi trovo.Quindi mi fornirete degli indumenti, incluso il mio Mantello, e mi condurrete dal vostro capo. Accetterò immediatamente una sua dichiarazione giurata di fedeltà e, subito dopo, assumerò il controllo della città. Chiunque deciderà di opporsi, verrà distrutto.>>"

Qui di fianco la copertina inglese del secondo libro della serie dal titolo: "Dark Lord. A friend in Need"

giovedì 6 giugno 2013

Joyland

Joyland
di: Stephen King casa editrice: Sperling & Kupfer collana: Pandora pag: 351 titolo originale: Joyland



1973. Devin Jones, squattrinato  studente universitario originario del Maine, trova un lavoro stagionale  presso il parco di divertimenti Joyland nella Carolina del Nord. Dev ha ventuno anni, un cuore spezzato e davanti a se un'Estate come Allegro Aiutante in un parco con un oscuro segreto. Anni prima un efferato delitto si è infatti consumato all'interno del tunnel dell'orrore nel Castello del Brivido di Joyland, una ragazza, Linda Gray, è stata brutalmente uccisa e abbandonata da un uomo all'interno dell'attrazione e ora pare si manifesti come fantasma ai lavoranti del parco. Nella calda Estate di Joyland, Devin imparerà molto sulla mascotte di Joyland (il simpatico Howie), sul rutilante mondo dell'intrattenimento vacanziero e sui misteri che l'avvolgono.

Se voi bifol...hem..se voi lettori conosceste la "Parlata" non avrei bisogno di dirvi che è necessario impiumare lo sparaspara e caricare il montafessi, perché sarebbe chiaro anche agli occhi del più ingenuo  frolloccone. Nel parco di Joyland si vende divertimento e nessuno meglio di una Allegro Aiutante lo può sapere. Usando i passaggi fra baracconi, tendoni, giostre e chioschi imparereste come schizzare da un capo all'altro del parco in zero secondi e sapreste che la gioia di un frolloccone è il vostro obiettivo giornaliero. L'obiettivo di Stephen King in Joyland è invece quello di descrivere la strana estate del buon vecchio (si fa per dire) Jonesy che per racimolare qualche spicciolo ad uso universitario si ritrova nei panni (ma anche nella pelliccia) di tuttofare all'interno di Joyland, mentre combatte con la graduale presa di coscienza dell'essere stato scaricato dalla sua ragazza e si arrovella sulla tragica morte di Linda Gray. L'iniziale parte del romanzo, una buona metà invero, incentrata sulla descrizione piacevole e fantasiosa della vita del parco ,fatta in prima persona da Dev, risulta estremamente scorrevole e divertente, e le pagine fluiscono rapide tra le mani del lettore. Non sapendo infatti che si tratta di un romanzo di King potrebbe sembrarvi una leggera lettura di intrattenimento con un lievissimo risvolto paranormale sullo sfondo. Se infatti state pregustando una lettura densa di paura e brividi, sappiate che Joyland è un romanzo giallo in cui il giallo sembra essersi ritrovato a passare per caso. Niente morti sulle montagne russe, o al tiro a segno o sulla ruota panoramica quindi, ma solo un fantasma sfortunato nel tunnel dell'orrore. Niente di stupefacente quindi, lo sapevate, King ha addirittura cambiato editore per l'occasione proprio per mettere sull'avviso i suoi fedeli lettori che questa era una lettura diversa dal solito. Quello che però non ci si aspetta è sicuramente l'estrema marginalità della parte "gialla" e di come questa venga sviluppata in fretta e in maniera poco approfondita all'interno dell'opera. Joyland si legge in pochissime ore e alla fine della lettura (seppur piacevolissima) si resta con l'impressione di aver letto un lungo racconto invece di un romanzo. La soluzione del caso avviene così repentinamente e in maniera così superficiale da rimanere un po' spiazzati. Lo svolgimento delle scene clou è così veloce da sembrare, come già detto, quella di un racconto, in cui è necessario stringare tutto in poche scene per brevità. Come lettrice di romanzi di ogni genere ho trovato molto ben fatta tutta la parte riguardante il "mondo del parco", ma poco soddisfacente quella gialla. Nel complesso quindi ho apprezzato e trovato divertente tutta la parte "Joyland", con la descrizione delle giostre, delle varie attività del parco e dei suoi personaggi (la chiromante Rozzie, il caposquadra Pop) o l'esibizione del Simpatico Howie nell'Hokey Pokey,  ma deludente il fulcro della storia , il mistero delle uccisioni, che viene liquidato alla bell'e meglio. In definitiva volendo apprezzare appieno questa lettura dovrete gustarvi quello che vi viene offerto senza troppe aspettative sulla risoluzione del mistero, visto così il libro vale la spesa, ma se i romanzi gialli sono il vostro pane quotidiano potreste rimanere con un po' di amaro in bocca. Consigliato a chi ama King, a chi cerca una lettura carina ma non paurosa e al frolloccone che è in ognuno di voi. Voto: 7.


 Di fianco la copertina originale americana.

lunedì 3 giugno 2013

Il trono di spade: Tempesta di spade.I fiumi della guerra.Il portale delle tenebre. Vol. 3

Il trono di spade: 
Tempesta di spade.
I fiumi della guerra.
Il portale delle tenebre. Vol. 3

di: George R.R.Martin casa editrice: Mondadori collana: Oscar grandi bestsellers pag: 1213 titolo originale: A Storm of Swords - Book Three of a Song of Ice and Fire




Il tentativo di attacco ad Approdo del Re di Stannis Baratheon è miseramente fallito. Bloccate dalle catene poste sotto il fiume e dalle fiamme dell'altofuoco le navi e gli equipaggi di Stannis vengono decimati. A Delta delle Acque Catelyn Stark lascia fuggire Jamie Lannister con la solenne promessa che le riporterà le sue figlie Sansa ed Arya. Nella sua fuga in ceppi Jamie è seguito dalla guerriera Brienne di Tarth (ex scudiera del defunto Renly Baratheon), e da Ser Cleos Frey. Mentre lo strano terzetto viene inseguito dagli uomini di Delta delle Acque (fedeli a Robb Stark ora re del Nord), Arya Stark con Gendry e Frittella fugge da Harrenhal cercando di raggiungere Grande Inverno, che non sa essere stata distrutta da Theon Greyjoy. Fuggiti dal castello ormai distrutto, Bran Stark lo spezzato (creduto da tutti morto), con l'aiuto dei fratelli Jojen e Meera Reed e del forzuto Hodor cercano di sfuggire agli uomini di Ferro. Stannis Baratheon, sotto l'influsso della sacerdotessa rossa Melisandre, pianifica il suo nuovo tentativo di ascesa al trono. L'immenso esercito di Bruti di Mance Ryder è in rotta verso la Barriera deciso a raggiungerla ed attraversarla a costo di distruggerla per fuggire dagli Estranei. Infiltrato fra le file dei bruti, Jon Snow, guardiano della notte, cerca l'occasione di fuggire per avvertire i suoi confratelli. Oltre il mare stretto Daenerys Targaryen, leggittima erede al trono di spade, ora a capo di un kalasaar e con il possesso di tre draghi viaggia per ottenere l'esercito che le permetterà di riconquistare il Trono di Spade.

Valar Morghulis, tutti gli uomini devono morire. Con queste parole Arya Stark riceve una strana moneta e l'invito ad utilizzarla con gli uomini di Braavos se dovesse trovarsi nei guai. Mai parole furono più profetiche per il terzo libro delle cronache del ghiaccio e del fuoco. Tempesta di spade è un bagno di sangue. Con i punti di vista alternati di Jon, Arya, Catelyn, Sansa, Bran, Davos, Daenerys, Tyrion e le new entry Jamie Lannister e Samwell Tarly, questo terzo incredibile libro non vi risparmierà le scene più cruente e le  lotte più serrate. Inseguimenti, tradimenti, intrighi quanto mai velenosi, rivelazioni incredibili e colpi di scena da mozzare il fiato vi intratterranno lungo tutte le 1213 pagine, da cui difficilmente riuscirete a staccare gli occhi. George R.R. Martin supera se stesso e scrive un terzo libro che vi terrà incollati alle pagine dall'inizio alla fine, con il fiato sospeso e la bocca aperta per l'incredibile numero di avvenimenti.  Con il suo originale e riconoscibile stile il vecchio George R.R. ancora una volta, e vostro malgrado, riuscirà a rendervi simpatico il personaggio più impensabile (e qui tenetevi forte perché il suddetto personaggio è davvero un'incredibile carogna) e a farvi odiare ancora di più (cosa che non ritenevo possibile) Joffrey Baratheon. Ancora una volta si confermano miei beniamini Jon Snow e Arya Stark, e altri personaggi si definiscono ulteriormente scavandosi un posto d'onore nella cerchia dei "pensavo fossero perfidi,ma sono molto peggio". Non avrete il tempo di pensare "ora succederà questo" che Martin la vecchia volpe, ve la farà sotto il naso riuscendo di nuovo a stupirvi.Se dopo i due corposi libroni iniziali avete infatti avuto paura che non ci fosse più molto da dire su Stark, Lannister & Co, ecco che sarete costretti a ricredervi. Prendete tutto ciò che sapete dei vostri beniamini e tenetevi stretti alle gomene  perché il vascello letterario su cui state per imbarcarvi sta per affrontare un'incredibile uragano, un cataclisma di eventi e una burrasca di emozioni, una mortale tempesta di spade. Consigliato a lettori adulti, a chi ha amato i primi due libri della serie (cosa state aspettando? leggetelo!!!) e a chi adora le avventure anche quando sono molto sanguinose. Indugi? Che gli Estranei se li portino! Voto: 8 e mezzo.

Qui la mia recensione del Vol. 1 delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco
Qui la mia recensione del Vol. 2 delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco 
Qui la pagina di wikipedia che riporta la suddivisione fatta da Mondadori nella traduzione dei Romanzi di G.R.R.Martin.