sabato 12 novembre 2011

La spia di Shandar
di Mark Robson, casa editrice Mondadori, pag: 405



Femke è una giovane spia che sventa il tentativo di assassinio ai danni del neo imperatore Surabar per opera del feroce assassino Shalidar. Come ogni assassino che si rispetti Shalidar decide di vendicarsi e Femke viene presto a trovarsi al centro di perfidi complotti orditi contro di lei.
Ho acquistato questo libro attratta dal titolo e dalla bella copertina e soprattutto dai pareri estremamente positivi letti qui e lì su internet. Anche i lettori inglesi di "Imperial Spy", titolo originale dell'opera, definiscono questo libro il migliore di Mark Robson. Sono rimasta quindi estremamente delusa nel trovare una lettura dallo stile zoppicante, che alterna dialoghi improbabili a situazione di una ingenuità e incongruenza assolutamente irritanti. Come lettrice di fantasy sono infatti abituata ad aspettarmi di tutto in un romanzo se questo viene reso plausibile dalla narrazione. I personaggi vengono delineati dall'autore in maniera approssimativa e senza una vera introspezione psicologica. Femke ci viene continuamente descritta come abile e intelligente, ma nel corso del racconto non fa altro che commettere un errore dopo l'altro. La narrazione è condita con una serie infinita di puntualizzazioni inutili ai fini della trama (es: si dice di un certo personaggio sta traspirando copiosamente, non per il caldo, ma per l'estrema tensione della situazione), i personaggi hanno reazioni inverosimili alle situazioni (uno dei protagonisti è inviato a svolgere una certa missione sotto la minaccia di morte di un famigliare, e questo, giunto sul posto e incontrando la protagonista esclama qualcosa del tipo: pensavo che questo viaggio sarebbe stato una noia mortale, e invece come mi diverto!). A tutto ciò si aggiunge poi  una traduzione dall'inglese che infarcisce il libro di termini dall'uso prettamente colloquiale, svilendo ulteriormente lo stile dell'autore di per se già scadente. Come se non bastasse, i nomi dei protagonisti sono ripetuti in alcune pagine un numero esorbitante di volte, anche se in Italiano, diversamente dall'inglese, è spesso possibile omettere il soggetto. In definitiva, nonostante l'avvicendarsi di numerosi eventi che dovrebbero tenere il lettore incollato alle pagine, la Spia di Shandar si rivela un fantasy di basso livello. Sconsiglio vivamente di acquistare questo libro per lettori di giovanissima età, i quali hanno bisogno di letture con uno stile narrativo pulito, con un tipo di narrazione tipico del linguaggio scritto e non di quello parlato, e sicuramente con una migliore traduzione. Se avete comunque deciso di leggerlo aspettate almeno che esca in economica, 16 euro per questo libro sono un furto. Voto: 5.

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