martedì 9 aprile 2013

Bambini di farina

Bambini di farina
di: Anne Fine casa editrice: Salani pag: 164 titolo originale: Flour Babies



I ragazzi di una classe di liceo inglese ricevono il compito di occuparsi per tre settimane di un "bambino di farina", un sacchetto di farina del peso di tre chili che simuli un vero neonato e che come tale non dovrà mai essere lasciato solo durante la giornata a meno di non trovare una "baby sitter". L'esperimento, necessario per  partecipare alla fiera della scienza, viene assegnato alla scalmanata classe IV -C composta dai ragazzi meno dotati della scuola, i quali saranno anche soggetti all'onere di compilare un diario che tenga nota di ciascuno dei 21 giorni di "genitorato" farinaceo. Lo studente Simon Martin vivrà l'esperienza in maniera molto sentita.

Bambini di farina è un libro per ragazzi  stravagante, infarcito di un lieve humor inglese e caratterizzato da scene scolastiche a tratti divertenti e a tratti un po' strampalate. Il professor Cartright, che ha il duro compito di occuparsi dei ragazzi della IV C è anch'egli un insegnante sui generis, disperato per la malasorte di trattare con ragazzi lenti di comprendonio, e a sua volta poco incline al raggiungimento di nobili vette educative. Assistiamo quindi a scambi di battute fra compagni di classe, e fra insegnante e scolari infarcite di sarcasmo, tentativi di ribellione e tipica rassegnazione scolastica ( non potete davvero dire di  aver fatto il liceo senza riconoscervi in certi meccanismi descritti nel libro). I ragazzi vivranno ognuno a modo proprio l'improvviso fardello genitoriale, ed in particolare Simon, grosso, burbero e indisciplinato allievo, si troverà quasi a vivere un'esperienza di rivoluzione interiore. Simon infatti si immedesimerà nella scorcentante parte del padre laddove lui stesso non ne abbia mai conosciuto uno essendo stato abbandonato appena nato. Ecco quindi che quello che sembra un semplice compito scolastico diventa per Simon un duro viaggio interiore, alla ricerca di un perché: cosa ha spinto suo padre ad abbandonarlo quando è così facile affezionarsi ad un "bambino di farina"? Scene bislacche si sussegguono quindi nel percorso interiore del ragazzo e nella scoperta da parte dell'intera classe di ragazzi che tutto sommato anche loro sono in grado di "Imparare" e di  cimentarsi in un percorso educativo, per quanto bizzarro. I bambini di farina insegneranno agli allievi cosa significa essere genitori, senza lasciarsi però scappare l'occasione di vivere il tutto nel modo scanzonato e spavaldo tipico dell'adolescenza. In definitiva il libro si presenta come una lettura carina, molto breve, ma a suo modo simpatica e in grado di riportare alla memoria qualche ricordo scolastico fra quelli più strani (se avete frequentato una scuola italiana ne avrete di sicuro, senza nulla togliere alla stramberia inglese). Consigliato a lettori giovani e ad adulti che leggono con piacere racconti a tema scolastico. Voto: 7

Anne Fine è nota al pubblico soprattuto per essere l'autrice del libro "Madame Doubtfire" da cui è stato tratto il famoso film "Mrs Doubtfire" con Robin Williams e pubblicato sempre da Salani con il titolo "Un padre a ore (Mrs Doubtfire)". Qui il sito ufficiale dell'autrice

Di lato la copertina inglese di Bambini di farina

5 commenti:

  1. Mi incuriosisce molto, bella anche la cover! ^_^

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  2. Risposte
    1. Beh ha vinto anche diversi premi in Inghilterra e penso che in futuro leggerò sicuramenre Madame Doubtfire e Villa Ventosa. :)

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  3. Curioso,simpatico,originale.intelligente....

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