Il trono di spade.
Il regno dei lupi e
la regina dei draghi. Vol 2
Alla morte di Robert Baratheon il trono di spade, dove siede il Re dei Sette Regni ad Approdo del Re, vieni occupato dal tredicenne Joffrey, sotto la reggenza della madre Regina Cersei Lannister e il consiglio del primo cavaliere e zio Tyrion Lannister (detto il folletto). Ma i Sette Regni non sono più uniti sotto un unico vessillo e ci sono altri tre pretendenti al trono: Stannis Baratheon signore della Roccia del Drago (secondo fratello del defunto Robert), Renly Baratheon Lord di Capo Tempesta (fratello minore di Robert) ed infine Robb Stark (figlio di Eddard Stark giustiziato da Joffrey) , giovane Lord di Grande Inverno eletto per acclamazione Re del Nord dai Signori del Nord. Theon GreyJoy, ex protetto di Grande Inverno, ritornato dopo dieci anni nelle Isole di Ferro pretendendo il ruolo di principe, quale figlio di Re Balon, vede vacillare ogni sua certezza nella fredda accoglienza di un padre che non lo ama e di una sorella che reclama a sua volta il comando: tenterà di rinsaldare il suo ruolo concquistando Grande Inverno (lasciata alle cure di Bran Stark, fratello di Robb) e proclamandosi nuovo Re del Nord. Al di là del mare, Daenerys Targaryen della stirpe dei Draghi, divenuta capo di un khalasaar (popolo nomade di barbari), leggitima erede al trono di Spade come discendente del Re Aerys spodestato e ucciso in favore dell'insediamento di Robert Baratheon, cerca di mettere insieme una flotta che le permetta di rivendicare il suo trono. Nel lontanissimo Nord al di là della Barriera, che divide i Regni del Nord dal popolo dei Bruti, Mance Ryder raduna le sue forze, e strani inquietanti magici eventi accompagnano la sua discesa in campo: i morti tornano alla vita sotto forma di spettri sanguinari ed una cometa Rossa solca il cielo foriera di strani presagi.
Da ogni parte dei sette Regni e persino dalle terre al di là del mare la Cometa Rossa è il simbolo che scuote i pensieri di ciascun protagonista di questo intricato secondo romanzo delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. Segno di sventura? Indicazione da seguire? Rosso presagio di sangue versato? Ciascuna voce narrante vedrà in essa un simbolo o un monito del cielo, nella lotta sanguinosa e terribile per la conquista del trono. Anche in questo secondo volume la narrazione avviene attraverso i punti di vista alternati di diversi personaggi: Jon Snow (figlio illeggittimo di Eddard Stark), Arya, Bran e Catelyn Stark (figli e moglie di Eddard rispettivamente), Theon Greyjoy, Daenerys Targaryen, Tyrion Lannister e Davos Seaworth (consigliere di Stannis Baratheon e capitano di vascello). Ogni personaggio è degnamente caratterizzato da una prosa ricca e complessa e da una narrazione che non lesina colpi di scena e cruda realtà. I sette Regni sono ormai in guerra, e ciascun Lord o castellano si vede schierato da una parte o dall'altra dei vari pretendenti al trono, e non ci viene risparmiato nulla quindi dello spietato mondo dei conflitti e delle macchinazioni della lotta armata. Alle trame ordite dai vari pretendenti al trono si aggiunge anche l'oscuro mondo della magia, che sarà protagonista nel gioco mortale fra i lord coinvolti. E ancora l'elemento magico sarà fortemente presente nella vita di Daenerys che al di là del mare ha portato in vita tre veri Draghi, e sarà guidata e coinvolta dal mondo esoterico. George R.R. Martin riesce ancora una volta a gestire un'incredibile quantità di personaggi e di eventi e sviluppa astutamente la trame delle sue Cronache, che anche in questo volume coinvolgono e tengono incollati alle pagine con il ritmo di un film. Come ho segnalato per il volume precedente, tengo a precisare che anche questa volta, e in misura ancora maggiore, non si tratta di un libro per animi sensibili o lettori troppo giovani, i massacri e le atrocità della guerra saranno descritti senza pietà alcuna. Se quindi non amate il Fantasy troppo crudo (sebbene qui sia tutto orchestrato sapientemente) , questa potrebbe essere una lettura dai toni troppo forti per voi. Ancora una volta Arya e Jon Snow si sono riconfermati i miei personaggi preferiti, e di nuovo è innegabile l'occhio di riguardo per quel gran bastardo di Tyrion Lannister, che nella sua perfidia riesce comunque ad essere un personaggio molto vero, inutile aggiungere che ho odiato Joffrey e Theon Greyjoy con tutte le mie forze. Consigliato a lettori adulti e nello specifico: a chi ha amato il primo volume della serie (con l'avviso che qui i giochi si fanno ancora più duri) a chi ama il Fantasy ad ambientazione medioevale, a chi adora i fantasy gurrefondai e le perfide macchinazioni. Grande Inverno! Voto: 8
Qui la mia recensione del primo volume delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco
Qui la pagina di wikipedia che riporta la suddivisione fatta da Mondadori nella traduzione dei Romanzi di G.R.R.Martin.
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