mercoledì 30 gennaio 2013

Il Seggio Vacante

Il Seggio Vacante
di: J.K.Rowling casa editrice: Salani pag: 553   titolo originale: The Casual Vacancy



Barry FairBrother, consigliere comunale di Pagford, muore improvvisamente di aneurisma lasciando vuoto un "seggio" nel comune. Attorno all'elezione del nuovo consigliere che dovrà sostituirlo, ai retroscena politici dell'amministrazione di Pagford, e a tutti i cittadini coinvolti in essi si svolge la commedia umana del "Seggio Vacante".

Il Seggio Vacante è un libro molto diverso da quello che mi aspettavo. Prima dell'uscita del Seggio Vacante era chiaro per tutti che questo libro non intendeva essere in nessun modo un libro per ragazzi, che Harry Potter era storia vecchia e che il pubblico a cui si rivolgeva era completamente diverso. Nulla da eccepire. Se avete letto Harry Potter e lo avete amato (come ho fatto io) sappiate che questo libro non c'entra assolutamente niente, per tematiche, stile, pubblico eventuale, introspezione dei personaggi, narrazione, contenuti.  Se non fosse scritto sulla copertina in chiare lettere, nessuno potrebbe dire mai che questo sia un libro di J.K.Rowling. Goodbye Harry Potter e stammi bene.

Il Seggio Vacante è un romanzo pieno di personaggi e si apre proprio con la presentazione degli stessi, tutti diversi fra loro, ma caratterizzati da un forte denominatore comune: lo squallore. Ma conosciamoli meglio.

L'avvocato arrivista con moglie frustrata-ninfomane, il padre psicotico vessatore della famiglia con moglie vittima della sindrome di Stoccolma e figlio adolescente  che soffre, il preside della scuola con DOC (disturbi ossessivi compulsivi) con moglie pusillanime e figlio teppista, il sindaco-salumiere-cospiratore con moglie perfettina e socia di lavoro terzo incomodo,  la consigliera comunale indiana medico represso con marito chirurgo bellissimo e figlia autolesionista,  la drogata madre di un bimbo con ritardo di crescita e figlia adolescente aggressiva e dislessica, l'assistente sociale zerbina con fidanzato molliccio e figlia rancorosa. 

Ma che bel sano quadretto di provincia, che guazzabuglio succulento di archetipi umani da sviscerare e spremere fino all'ultima goccia di liquido orrore. La commedia umana ha partorito i più grandi romanzi della storia della letteratura, è possibile leggere di assassini e sfruttatori e poi chiudere un romanzo pensando: capolavoro. Niente di nuovo dunque, J.K. Rowling prende la società e la mette a nudo, entra nel cervello dei suoi personaggi e ci descrive per filo e per segno le loro pulsioni, le loro incertezze e le loro mancanze e, soprattutto, le loro profonde sofferenze. Un lavoro che un grande scrittore trasforma in arte letteraria.  Quando quindi si soffre, e non poco, nei primi capitoli, per la presentazione di tutti i personaggi che sembra non finire mai, forti della propria esperienza letteraria si continua speranzosi e sicuri che il tutto ci porterà attraverso un viaggio che ha una meta ben precisa, un fine più alto, un messaggio che ci aspetta come premio finale. Quando lo squallore interiore dei personaggi sembra aver toccato il fondo e si pensa che scene più disgustose sia impossibile descriverle, J.K. comincia a scavare, ci sorprende con qualcosa di ancora più basso e rivoltante. Gli esseri umani sono un concetrato di sentimenti sudici e di ipocrisia, di sofferenza e negazione della salvezza. Il vostro cervello di lettore vuole una speranza, ne ha bisogno, la cerca fino all'ultima pagina. Perché il mondo non è così brutto, le persone buone esistono, non è possibile che tutto quello che si osserva di questa umanità sia solo  dolore e frustrazione sesso-centrica vero? Sbagliato! Il mondo fa schifo schifo schifo ci rivela J.K. ! NO! Impossibile! Da quando? Da quando il mondo è così? Dall'ultimo telegiornale forse? J.K. grazie di avermi aperto gli occhi con 553 pagine di lista della spesa dell'horror-supermarket, grazie dal profondo per aver negato l'esistenza di un qualunque tipo di redenzione personale o sociale, grazie. Ora il telegiornale non mi serve più. Posso guardare il mondo direttamente negli occhi dell'abisso.

J.K.Rowling ci tiene incollati (ok si fa per dire)  alle pagine di un libro disfattista, scialbo, piatto, infarcito di parolacce all'inverosimile,  la cui capacità letteraria è quella di uno di quei libri blockbuster dove il nome dell'autore è più grande del titolo, (tanto si sa che la trama all'interno è sempre la solida broda). La capacità di coinvolgere e emozionare di Harry Potter sono sparite. Non troverete dell'ironia nemmeno a pagarla. La commedia umana del seggio vacante si ripiega su se stessa, si mostra sguaiata e crudele e non aggiunge altro. Questo siete voi, sembra dirci J.K, volevo tanto farvelo sapere. Il tentativo nelle ultimissime pagine di strappare una lacrima, sembra quasi la beffa finale. Tanta era la speranza in Harry Potter, la lotta per il male (anche quando questo sembra imbattibile) tanto il Seggio Vacante ci comunica a chiare lettere che è tutta una presa in giro, che il male vince punto e basta, che le belle favole restano favole. Niente significati profondi, niente messaggi, solo un dipinto noir estremista. Se Harry Potter leggesse questo libro si metterebbe a piangere. Consigliato solo a chi ama la narrativa da "elenco del telefono" dove si osserva solo una lista di eventi, senza trarne la minima emozione (se non la noia e una sensazione di disturbo) e ai fan sfegatati di J.K.Rowling. Voto: 5.

martedì 29 gennaio 2013

Colpa delle stelle

Colpa delle stelle
di: John Green casa editrice: Rizzoli pag: 347 titolo originale: The Fault in our stars





Hazel ha sedici anni ed è ammalata di cancro. Il destino di Hazel si intreccia con quello di Augustus, un ragazzo che sembra aver sconfitto la malattia  e che con lei cerca il vero significato della vita.

Ho letto tutti i romanzi di John Green pubblicati in Italia e li ho apprezzati tutti. John Green è uno scrittore vivace, acuto e ironico e le pagine dei suoi romanzi scorrono sempre piacevolmente. Colpa delle stelle non fa eccezione, nonostante il tema difficile della malattia, il libro riesce a strappare qualche sorriso e si legge in breve tempo. Colpa delle stelle però sa anche emozionare fino alle lacrime,  in un modo però che non ha niente di retorico o sdolcinato, ma grazie ad un'analisi vivida della vicenda dei protagonisti.  Hazel e Augustus trovano un uno specchio della propria storia nel libro "Un imperiale afflizione" dello scrittore Peter Van Houten. Il libro sembra aver colto appieno  i sentimenti che si trovano a provare a causa della malattia e in breve i due cercano di contattare  lo scrittore per avere delle risposte riguardo alla trama. La ricerca di quelle risposte diventa anche la ricerca di un significato ben più prezioso ed importante per i due ragazzi, l'analisi necessaria a capire il senso di tutto quello che sta accadendo. Attravarso l'amore che li unirà, Hazel e Augustus troveranno infine la chiave di lettura della loro storia personale e di ciò che li lega inesorabilemente alla vita. John Green scrive una storia difficile e allo stesso tempo lieve, una favola triste che emoziona e coinvolge.Tutti  i personaggi del libro sono sfruttati a dovere ai fini della trama, compreso Van Houten, così credibile nelle citazioni al suo romanzo da spingermi inizialmente a credere fosse un autore realmente esistente. Consigliato a tutti i lettori, con l'avviso di tenere a portata di mano i fazzoletti. Voto: 8 e mezzo.

Di John Green ho già recensito: Theorema Catherine

lunedì 28 gennaio 2013

La sedicesima Luna - Beautiful Creatures

La sedicesima Luna
di: Kami Garcia , Margaret Stohl casa editrice: Mondadori pag: 519 titolo originale: Beautiful Creatures



Ethan Wate vive a Gatlin, piccola provincia del Sud dell'America, legata alla storia della guerra di secessione americana. Tutto sembra scorrere uguale a Gatlin, dove tutti conoscono tutti e ognuno resta confinato nel proprio ruolo. A sconvolgere gli immutabili equilibri di Gatlin arriva Lena Duchannes, la nipote del misantropo e outsider del paese, Macon Ravenwood. La pioggia scrosciante sarà testimone dell'incontro-scontro fra Ethan e Lena, un incontro che svelerà la vera natura di Gatlin e i segreti dei suoi abitanti.

La bella e misteriosa Lena arriva nel liceo Stonewall Jackson, e attrae l'attenzione di tutta la città. "No! Ancora uno Young Adult dove la protagonista arriva  in una nuova scuola?" direte voi.No tranquilli c'è una differenza sostanziale signore e signori: il punto di vista narrativo è quello di Ethan e non quello di Lena! Ahhhh. Sospiro di sollievo. Beh tutto diverso allora! Molto rumore per nulla! Hem Hem...Ok...forse non proprio molto diverso, ma bando alle ciancie e veniamo al libro, vecchia gallina fa buon brodo si sa, quindi non ci resta che scoprire se è una broda riscaldata oppure o no.
Ethan fa degli strani incubi in cui sogna ripetutamente di non riuscire a trattenere una ragazza che sta cadendo. Come se l'avvertimento onirico non bastasse, il ragazzo si ritrova anche a sentire una misteriosa canzone che parla di "Sedici anni,Sedici Lune, Sedici delle tue più profonde paure.." e non riesce a capirne il significato finchè tutto si ricollega a Lena e al suo prossimo compleanno (in cui compirà proprio sedici anni). Cose magiche accadono nella vita di Lena, e a dispetto della diffidenza  e del rifiuto da parte di tutta Gatlin, Ethan non potrà fare a meno di esserne coinvolto. La sedicesima Luna è in tutto e per tutto caratterizzato dal canovaccio Paranormal-Young-Adult standard: lei è bella e piena di guai, lui la amerà a costo della vita, il tutto condito da poteri paranormali di varia natura. Dovendo però cercare elementi originali in questa storia si potrebbe sicuramente annoverare fra questi il tentativo di un'analisi di una società soffocante e chiusa, che si ripiega su stessa, legata a regole non scritte che nessuno deve osare infrangere. Kami Garcia e Margaret Stohl, tentano cioè di descrivere, attraverso gli occhi di Ethan, i limiti di una cittadina di provincia del sud, dalla candida immagine esteriore e dalla molto meno candida anima interiore. Se quindi il libro è risultato per me una lettura in parte noiosa a causa della trama banalotta e scontata, devo comunque riconoscere il tentativo di un'analisi sociale non del tutto spiacevole. Per la restante parte il libro, seppur fluido, resta però di una prevedibilità sconfortante, che si aggiunge  a tratti alla mancanza di plausibilità di alcune parti (tutti vogliono che Ethan e Lena stiano lontani l'uno dall'altra, ma fino alla fine del romanzo non possono mai rivelare il perchè), o alla descrizione di alcune scene (quasi tutte quelle che coinvolgono la famiglia di Lena) gestite in maniera un po' infantile. La sedicesima Luna non è di sicuro il peggiore degli Young Adult che abbia mai letto, ha, come già detto, dei lati che salvano in parte la trama, ma sicuramente non brilla nell'universo delle scelte possibili di lettura. In definitiva un libro non peggiore di tanti altri, ma che sarebbe potuto essere sviluppato meglio. Consigliato a tutti i lettori che amano i libri della serie  "tipa nuova che arriva al liceo" e a chi adora i libri-serie (questo romanzo ha ben tre seguiti, pancia mia fatti capanna!). Voto: 6-


La diciassettesima Luna (Beautiful Darkness) e La diciottesima Luna ( Beautiful Darkness) sono rispettivamente il secondo e terzo libro della serie.  Beautiful Redemption è il quarto libro della serie non ancora edito in Italia.











Da La Sedicesima Luna è stato tratto un film "Beautiful Creatures - La sedicesima luna"  che sarà proiettato nelle sale il 21 Febbraio. Qui il Trailer italiano

domenica 27 gennaio 2013

Matched - La Scelta

Matched - La Scelta
di: Ally Condie casa editrice: Fazi collana Lain pag: 351



Nel mondo di Cassia vigono rigide regole stabilite dalla "Società". E' la Società a stabilire cosa mangiare, cosa indossare, che lavoro fare e perino quando morire. Ma soprattutto la Società stabilisce il partner ideale di ognuno al compimento dei 16 anni durante una cerimonia detta "L'Abbinamento". Tutto sembra andare per il meglio per Cassia quando il suo abbinato risulta essere il suo migliore amico Xander.  Cassia riceve il chip con la scheda del suo "promesso" e torna felice a casa, ma una volta consultata la scheda,solo per un attimo , vede un'altro volto, il  volto di Ky, e qualcosa cambia.

Matched è un Distopico che parla di un mondo molto simile a quello di 1984 di George Orwell.  La Società controlla e monitora ciascun cittadino in ogni momento, e gli individui sembrano accettare passivamente ogni direttiva senza mai opporsi.
Cassia sembra voler seguire il flusso delle cose, come è sempre successo nei suoi sedici anni, convinta che la Società sappia sempre cosa è il meglio per ciascuno. Quando però la perfetta liscia superficie delle regole imposte comincia a mostrare qualche crepa, la giovane si trova a confrontarsi con delle verità troppo forti per essere negate. Lo spirito umano può veramente essere imbottigliato, compresso e schiacciato dai principi di un sistema? Gli incendi nascono da un piccola scintilla e poi divampano divorando tutto, così come la scintilla della ribellione nasce in Cassia dalle parole di una poesia che parla di libertà.  Matched si sviluppa attorno al tema del confronto fra libertà individuale e controllo sociale e attraverso di esso narra la storia di una realtà non tanto lontana da quella di certi regimi che sono esistiti e ancora esistono nel mondo. Il romanzo affronta però questi temi in modo semplice, con gli occhi di un adolescente ,  creando il clima necessario allo sviluppo della storia, ma senza toccare mai la profondità di 1984. Matched risulta quindi un romanzo facile da leggere,  che tocca i suoi punti migliori nello scambio di "poesie" fra Cassia e Ky, ma che non si eleva mai a capolavoro, ne vuole esserlo.  Il romanzo è  sicuramente  rivolto ad un pubblico di adolescenti, restando comunque fruibile anche dagli adulti. Personalmente l'ho finito in tempi molto brevi e l'ho trovato abbastanza carino, forse un po' troppo simile, sotto certi versi, ad altri che avevo già letto (come Divergent), cosa che ha reso ai miei occhi la lettura meno brillante, e lasciandomi con una discreta curiosità per il seguito. Nel complesso quindi un libro passabile consigliato a lettori giovani (a cui comunque consiglio caldamente 1984 di G.Orwell) , e agli amanti dei distopici. Voto: 7




Matched fa parte di una trilogia. In Italia è già stato pubblicato il seguito Crossed - La fuga che sarà poi seguito da Reached (ancora inedito in Italia)

venerdì 25 gennaio 2013

Warm Bodies

Warm Bodies
di:  Isaac Marion casa editrice: Fazi collana Lain pag: 269 



R è uno Zombie e la sue giornate passano fra uno spuntino a base di cervelli umani e due chiacchiere (o meglio grugniti) con i suoi amici Zombie. L'incontro con l'umana Julie cambierà tutto.

Warm Bodies non è una lettura per stomaci deboli. R è uno Zombie, è un dato di fatto, e la "non-vita" di uno Zombie, descritta nei minimi e succulenti dettagli, potrebbe essere poco gradita alle personalità sensibili. Lo spuntino a base di cervello dell' ex ragazzo di Julie, Perry Kelvin, porterà nella mente di R ricordi e sensazioni che risveglieranno qualcosa in lui e lo porteranno a voler proteggere la ragazza. Il mondo si è fatto a pezzi da solo, guerre di potere lo hanno prosciugato di ogni cosa e ora le sue lande devastate sono solcate solo da non-morti (i carnosi dall'aspetto quasi umano e i malvagi ossuti) e da  superstiti che lottano strenuamente per la sopravvivenza. Cosa abbia portato alla nascita degli zombie sembra però essere un mistero. Un virus? Una maledizione divina? Cosa sono questi zombie e perché sembra impossibile trovare una cura?
Una battaglia si combatte nella mente di R, diviso fra la sua realtà di morto vivente e i flashback visivi che gli derivano dallo sfortunato Perry Kelvin . Quello che R scoprirà, insieme a Julie, sarà però una verità che coinvolge tutti.
Warm Bodies è una lettura che mi ha divisa a metà fra la curiosità di conoscere tutta la storia e il fastidio per certe scene di zombiesca "vita" quotidiana che mi hanno un pò inquietata. Anche le interazioni che Julie e Nora ( la migliore amica di Julie) hanno con R mi hanno talvolta lasciata un pò spiazzata. Il testo è però  condito da una certa autoironia che stempera un pò il tutto agevolando la narrazione e smorzando un pò i toni. Superate quindi certe remore interiori ho trovato  il romanzo  abbastanza scorrevole,  in una sorta di raffigurazione trash-noir di un mondo post-apocalittico che sembra collassare su se stesso. La natura Zombie sembra aver intaccato tutto fin dalle radici e in virtù di questo il romanzo svela, alla fine, la sua reale dimensione. Una nota di merito va ad una voluta citazione famosa che si rivela solo a metà del romanzo e che mi ha strappato un sorriso. Avrei apprezzato un finale un pò più complesso, ma credo che lo scrittore abbia voluto lasciare aperta qualche porta.  Lettura consigliata a chi ama le storie noir-tash-romantiche, a chi di Zombie non e ha mai abbastanza e chi ha una smodata passione per i cervelli..hem..hem... Voto: 7-

Una frase tratta dal libro:

E mica lo so cos'è successo. Malattia? Guerra? Collasso sociale? O siamo stati solo noi? I Morti stanno rimpiazzando i Vivi? Non credo sia poi così importante. Quando arrivi alla fine del mondo, non importa che strada prendi.


Da Warm Bodies è stato tratto un film che sarà proiettato a partire dal 7 Febbraio
Qui il Trailer italiano.

giovedì 24 gennaio 2013

Glennkill

Glennkill
di: Leonie Swann casa editrice: Bompiani pag: 376 titolo originale: Glennkill. Ein Schafskrimi 



A Glennkill il pastore George Glenn viene ritrovato morto. Il gregge di Glenkill, capitanato dalla pecora Miss Maple, decide di indagare sul misterioso crimine.


Glenkill è un romanzo giallo dai protagonisti inusuali: un eterogeneo gregge di pecore determinato a non lasciare impunita la morte del bravo pastore George. Sebbene gli uomini abbiano un anima molto piccola infatti (l'anima si sa è nell'olfatto e gli uomini hanno un olfatto molto scarso), il gregge di George decide di dover rendere omaggio all'uomo che si occupava di dar da mangiare, accudire, e leggere romanzi  rosa o gialli (ebbene si!) alle sue amate pecorelle. Miss Maple, quasi omonima di una più nota e umana investigatrice, è la pecora più intelligente di tutta Glennkill e grazie all'aiuto di Sir Ritchfield (il montone capo), Mopple the Whale, Othello, Zora e molte altre caparbie pecorelle riuscirà infine a sciogliere l'intricato mistero. Glennkill è un romanzo ben orchestrato, ironico, in grado di appassionare alla lettura con un sorriso, senza però tralasciare gli elementi essenziali che fanno di un libro un buon giallo. Non mancano quindi gli intrecci inaspettati, i piccoli colpi di scena e i misunderstanding necessari per tenere con il fiato sospeso il lettore ,nonché le stesse pecorelle. La descrizione del gregge infatti è realizzata superbamente, ogni pecorella ha un suo carattere e delle sue peculiari caratteristiche che fanno affezionare il lettore.  Il giallo si dipana fra le vicende di ciascuna pecorella e le vicende dei personaggi umani in maniera che ogni tassello si incastri pefettamente per delineare, alla fine, il complesso  e  geniale mosaico alla base della storia. Non mancano gli elementi spassosi e le strizzatine d'occhio dell'autrice, in un gioco delle parti che fa riflettere sulla vera natura del "gregge". Cosa infatti è un vero gregge e cosa è in grado di fare? Perfino una soffice e tenera pecorella ha i suoi piccoli segreti, così come oscuri sono i segreti degli abitanti di Glennkill. Non resta che indagare!Consigliato agli amanti dei gialli,  a lettori in grado di capire l'ironia e a chi conterebbe pecorelle anche quando non ha bisogno di dormire! Voto: 8.

Un brano tratto dal libro:

"Vedi," disse Sir Ritchfield, "le pecore dovrebbero trascorrere la
giornata in questo modo. Pascolando! Non facendo domande. Non
possiamo trovare le risposte. Questo è il motivo per cui George ha buttato via il giallo. Ha capito che non si può scoprire tutto. E lo dovresti capire anche tu, Maple!"
Miss Maple raspava impaziente l'erba e la terra con la zampa. "Ma è successo," disse testarda. "Esiste una fine. Se George avesse finito di leggere il giallo, l'avremmo saputa. E io la voglio sapere. E anche voi la volete sapere. So che siete curiose. Solo che non volete sforzare le vostre teste di pecora!" [...]
"Dobbiamo dimenticare," disse Cloud piano. "Sarà più facile quando avremo dimenticato tutto." Di nuovo ci fu un belato di approvazione.[...]
Maple le guardava incredula. Le altre la guardavano offese.
"Ma se dimentichiamo tutto, non ci saranno più storie," disse. "E' come una storia, non lo capite?"
Nessuna rispose.
"Voi non volete!" disse esterrefatta.
"Certo che vogliamo," spiegò Cloud dignitosamente. "Solo non la stessa cosa che vuoi tu."
"E invece sì," disse Maple. "È che non lo sapete! È molto semplice là fuori c'è un lupo. Solo che non sappiamo chi sia. Come facciamo a proteggerci da lui, se non lo sappiamo riconoscere?"


Di Glennkill è stato già pubblicato il seguito dal titolo: "Il lupo Garou"

mercoledì 23 gennaio 2013

Dentro Jenna

Dentro Jenna
di: Mary E. Pearson casa editrice: Giunti pag: 346 titolo originale: The Adoration of Jenna Fox




Jenna Fox non ricorda più nulla dei suoi diciassette anni. Non conosce il suo passato e non capisce il presente. Cosa è successo ai suoi ricordi? Perché i suoi genitori sono così iperprotettivi con lei? Perché sua nonna Lily sembra odiarla? Cosa è accaduto a Jenna Fox?

Le "parole" ( titoli dei  capitoli) guidano Jenna alla scoperta di se stessa, parole di cui  dovrebbe conoscere il significato, ma che non riesce a ricordare. Così Jenna inizia un tortuoso percorso di ricerca, che le svelerà qualcosa sulla ragazza che non ricorda di essere e ancora di più su ciò che lei ha realmente bisogno di diventare. La vera Jenna, che attraverso vecchi filmati, tenta di ricordare, sembra non appartenergli completamente. I ricordi si affacciano man mano nella memoria e si scontrano con nuove consapevolezze e nuovi idee. Jenna Fox, ragazzina perfetta, adorata dai suoi genitori, esiste veramente? Appartiene ancora alla ragazza bionda che si riflette nello specchio? Mary Pearson narra attraverso la voce della stessa Jenna una storia che riflette, nella sua futuristico-distopica interpretazione, una realtà che appartiene ad ogni adolescente che si affaccia all'età adulta: la ricerca del proprio Io. Il percorso di Jenna ha brusche svolte, ma attraverso un crescendo ritmato conduce il lettore attraverso il libro in maniera fluida, con una prosa semplice , ma efficace. Inutile dire, date le premesse, che Jenna è ,  e resta, l'unico vero personaggio della storia, muovendosi fra interpreti utili alla ricostruzione della vicenda, ma che rimangono però sempre sullo sfondo, senza brillare, ne essere realmente approfonditi. Si può forse avere un'idea un po' più definita del personaggio della nonna Lily, e un pò della madre, ma inevitabilmente, in modo sicuramente voluto, si resta "dentro jenna". Anche il personaggio del tenebroso Ethan, o dell'inquietante Dane non sono che degli specchi in cui Jenna si riflette per trovare qualcosa di se. In questo senso sicuramente il titolo scelto da Giunti ("Dentro Jenna") azzecca in parte il senso del romanzo, sebbene poi il titolo originale "l'adorazione di Jenna Fox" faccia comprendere il punto cruciale di tutto il libro. Ho apprezzato la lettura di questo romanzo, molta rapida, facile, sicuramente abbordabile da tutti i tipi di lettore. Consigliato quindi agli amanti dei Distopici, ai lettori giovani e a chi cerca una lettura gradevole, ma non troppo impegnativa. Voto: 7 e mezzo.

In Italia è già stato pubblicato il seguito di Dentro Jenna dal titolo "L'Eredità di Jenna"

martedì 22 gennaio 2013

Kindle PaperWhite - Nascita di una Stella



Ebbene si cari utenti del Drago, anche io sono ufficialmente entrata nell'era libresco-digitale e ho acquistato un e-book reader!

Sebbene avessi già letto molti e-book sul computer, con l'avvento dei nuovi schermi e-ink illuminati ho deciso di fare il salto e comprare finalmente il lettore.


Avevo già avuto modo di sperimentare il Kindle normale (in prestito) in un paio di occasioni, e ho deciso di aspettare i nuovi schermi, poichè pur apprezzando il lettore digitale in tutte le sue funzioni lo schermo grigio frenava un po' il mio entusiasmo.


Ma bando alle ciance! Veniamo a lui, il Kindle-PaperWhite!


Il Kindle Paper-White (KPW per gli amici) ha un aspetto estremamente cool e moderno, con la sua solida scocca di piacevole gomma sul retro e liscia plastica sul fronte.  Nemmeno Edward Cullen brilla così !


KPW è  dotato di un pulsante di accensione/spegnimento , una porta micro-USB per la ricarica e un LED luminoso in grado di segnalare  accensione-spegnimento-carica batteria.


A differenza del modello base del Kindle non presenta tasti per voltare pagina, possedendo un Touch-Screen da Urlo, che risponderà al minimo vostro tocco. Sì Baby il tuo tocco mi accende! (hahahha)


Ma veniamo al punto forte del KPW, lo schermo illuminato! Sì gente: illuminato e non luminoso!
Illuminato perché ha idee estremamente intelligenti? No! Ha degli incredibili riflettori sempre puntati sulla sua faccia, meglio di una star di Hollywood!


Ma come ogni stella di Hollywood potrebbe dirvi, anche le luci della ribalta hanno il loro momento, per cui è prevista la possibilità di regolarne l'intensità a piacimento e a seconda della luce esterna disponibile. KPW potrà indossare i suoi occhiali da sole come neanche Tom Cruise in Top Gun saprebbe fare.


Ma il mondo di Hollywood è spietato si sa, il giorno prima tutti ti acclamano come il nuovo Brad Pitt e il giorno dopo ti accusano di avere aloni rosa o neri nei margini dello schermo.
Niente di tutto ciò, il 'modello' (beh che vi aspettavate da Hollywood?) da me ricevuto ha uno schermo uniformemente bianco e ben illuminato. Solo nella parte più in basso del display, nella linea esatta del posizionamento delle lucine è possibile notare una micro-differenza, ma questa non finisce sul testo e non disturba la lettura. Altro che cosmetici MAC, il KPW ha avuto i migliori Make-Up Artist!


Una volta acceso potrete osservare (sull'Homepage) le copertine dei libri da voi acquistati, e potrete scorrerle con un semplice sfioramento della pagina, come se voltaste quelle di un vero libro, per scegliere quello da leggere. Un piccolo catalogo visivo che può essere sostituito a vostro piacimento da un elenco scritto riportante solo i titoli. Altro che  Biblioteca di Alessandria, l'Ottava Meraviglia del mondo è qui signore e signori!


Apriamo quindi la nostra lettura e godiamocela sfogliando le pagine col semplice tocco di un dito, o sempre sfiorandole come una pagina, e leggiamo quindi il nostro libro. Come? Avete appena fatto un impacco riposante al Beauty-Spa-Center di Beverly Hills ai vostri splendidi occhioni e non volete sforzare la vista? (ci si abitua subito a certe atmosfere!) Accedete quindi all'opzione Aa e cambiate la dimensione del testo in 8 possibile grandezze, 3 tipi di spaziature e 3 versioni di margini. Non siete soddisfatti o isterici e volubili utenti? Potete anche scegliere fra 6 tipi di differenti Font!


Che? Volete leggere il testo in Orrizontale e non in verticale???
Hey un attimo! Non confondiamoci, non siete voi le star! E' il KPW!
Acc..Hey!..Fermi!! Il lancio di suppellettili di Tiffany non è leggittimo!
Ok Ok, cliccate l'icona in alto a sinistra formata da tre trattini e scegliete l'opzione Modalità orrizzontale! Uff, che stress, uno parla di Hollywood e le cose diventano subito più ingarbugliate di un film di Tarantino.


Ovviamente potrete aggiungere segnalibri, note e consultare due differenti dizionari: uno italiano ed uno inglese (of-course!).
Non aggiungerò la possibilità di acquistare direttamente sul vostro KPW tramite wi-fii dal Kindle store senza neanche dover collegare un cavo, lo smalto rosso lacca delle vostre unghie sta ancora asciugando si rovinerebbe!


E se la lettura vi ha stancato, ecco, niente di più semplice che aprire il browser sperimentale e farsi una meritata navigata sul web! Hem..Ok il termine "Sperimentale" è lì per un esatto motivo, come direbbe DiCaprio "You Know...", è un lettore e-reader, serve per leggere libri! Se volevate un browser decente avreste dovuto comprare un tablet!


In definitiva, Oh Utenti del Drago, il KPW fa il suo lavoro e lo fa bene.
Red Carpet Ladies and Gentleman!

Sul Sogno del Drago è nata una Star!

lunedì 21 gennaio 2013

Abbiamo sempre vissuto nel castello

Abbiamo sempre vissuto nel castello
di: Shirley Jackson casa editrice: Adelphi pag: 182 titolo originale: We Have Always Lived in the Castle



Mary Catherine (Marricat) e Constance vivono assieme allo zio disabile Julian a Blackwood Farm  , una dimora elegante ed isolata, separata per mezzo di un grande recinto dal vicino paese. Constance non si allontana mai da Blackwood Farm a causa della morbosa curiosità dei paesani nei suoi confronti e Merricat si spinge in paese solo due volte a settimana per le necessarie provviste, nonostante la manifesta ostilità di tutti gli abitanti nei confronti della sua famiglia. Una terribile disgrazia infatti ha colpito i Blackwood e le due giovani si trovano a doverne affrontare il prezzo. L'arrivo del cugino Charles turberà gli equilibri della famiglia con tragiche conseguenze.

Il romanzo è narrato in prima persona dalla giovane Merricat, la voce narrante di una trasognata e terribile storia. Cosa è avvenuto a Blackwood Farm  e perché ora i Blackwood sono odiati e temuti dagli abitanti del villaggio? Merricat ci guida con l'ingenuità e la purezza di una bambina attraverso gli eventi del romanzo, ricostruendo pezzo dopo pezzo l'inquietante storia alla base del mistero della sua famiglia. Constance e Merricat sembrano essere  felici nella loro routine di ogni giorno, nella vita semplice che si conduce a Blackwood Farm,  scandita dalle attività di ogni casa  e lontana dalla rabbia e dalla invidia del mondo. Merricat sogna di vivere sulla Luna dove lo zio Julian sarebbe sano e Constance sarebbe protetta da tutto e da tutti, un posto dove non sarebbe necessario staccare il telefono , o non ritirare la posta per non sentire o leggere terribili parole.  Blackwood Farm tenta quindi di essere per Costance e Merricat un mondo protetto, un castello inespugnabile dal male e dall'invidia, un mondo dove è possibile dimenticare ciò che è successo. Quando Charles arriva nella dimora delle due ragazze, Merricat sente che il suo castello incantato si sta sgretolando. Mary Catherine tenta di allontanare Charles che vede come uno spirito malvagio, come in un esorcismo, pensa a parole potenti con cui allontanarlo o sacrifica degli oggetti al fine di debellarlo dalla sua vita, ma qualcosa va storto e il castello inattacabile della giovane subisce una ferita mortale. Il male trova sempre la sua strada, esige il suo Mostro da sconfiggere e contro di esso gli abitanti del villaggio saranno spietati. Chi dunque è il vero mostro? Chi ha commesso il vero delitto? In una prosa intensa, a tratti claustrofobica, ma sempre suggestiva e potente Shirley Jackson scrive un noir difficile e bellissimo. Abbiamo sempre vissuto al castello è un romanzo dalla duplice lettura, una visione spietata e amara della società e un viaggio interiore. In chi si immedesimerà il lettore? Da che parte si schiererà? Ho finito questo libro commossa, ma  intuisco che non sia una lettura per tutti. Comprendere il vero messaggio di questa storia, vedere fino in fondo la realtà che rispecchia può essere un viaggio troppo arduo per alcuni, ma francamente ne vale la pena. Consigliato a chi ama i noir e chi  sa avventurarsi in luoghi dove le storie contengono sempre altre storie. Voto: 9

domenica 20 gennaio 2013

Cinder

Cinder
Cronache Lunari

di: Marissa Meyer casa editrice: Mondadori pag: 394


Cinder è un rinomato meccanico di robot e  un giorno si trova faccia a faccia con Kai, principe del Commonwelath Orientale e futuro imperatore, che la incarica di aggiustare il suo robot Nainsi. Tutte le ragazze spasimano per il bel Kai e vorrebbero partecipare al prossimo ballo della Nona Luna, per poter danzare con lui, ma Cinder  è una figliastra sfruttata dalla sua matrigna e sbeffeggiata da una delle sue sorellastre e sa che il principe è per lei un lontano sogno. Un sogno ancora più impossibile se si ha un cuore di silicone come il suo:  il cuore  di un Cyborg.

Come facilmente intuibile dal titolo, Cinder rivisita la favola di Cenerentola, ma lo fa in chiave futuristica. L'ambientazione della storia avviene infatti in un distopico mondo reduce da quattro guerre mondiali e vicino di casa, o meglio di satellite, del popolo della Luna. Il mondo di Cinder è segnato da una terribile pestilenza, la letumosi,  per la quale non esiste cura e con  cui la protagonista si ritrova ben presto ad avere a che fare. La peste però non è il solo problema della Terra, la quale è sotto la costante minaccia dei Lunari, misteriosi individui dotati di poteri psichici e avversari troppo temibili per il pianeta. Nonostante la trama sia nelle linee principali prevedibile(la matrigna, le sorellastre, il ballo e il principe), Cinder è un romanzo piacevole, dalle idee azzeccate, capace di rivisitate la favola di Cenerentola in maniera da non stancare e di creare un mondo interessante e verosimile. L'inserimento dell'elemento robotico è ben fatto e sfruttato a dovere ai fini della storia. I personaggi principali giocano tutti il loro ruolo, così come nella favola(la matrigna è orribile esattamente come ve l'aspettate) , ma non mancano le innovazioni e le sorprese. Ho apprezzato questa lettura e devo dire che ho trovato certe idee abbastanza astute, sebbene debba fare una critica alla scena del ballo, la quale risulta ampiamente sottotono rispetto a tutto il resto del romanzo sia per lo svolgimento (a tratti un po' ridicolo) che per lo stile. Nel complesso comunque il libro mi è piaciuto  e credo che leggerò anche il seguito. Consigliato agli amanti dei distopici e alla Cenerentola che è in ognuno di voi!
Voto: 8



Nonostane trovi la copertina scelta da Mondadori abbastanza carina vi segnalo quella originale che vedete qui di fianco, a mio avviso decisamente geniale.
 








In America è già disponibile il seguito di Cinder dal titolo Scarlet








venerdì 18 gennaio 2013

Anna vestita di sangue

Anna vestita di sangue
 di: Kendare Blake casa editrice: Newton Compton pag: 283




Cas Lowood non è un adolescente come tanti. Dopo la morte del padre, cacciatore di fantasmi, decide di prendere il suo posto nella lotta contro gli spiriti, aspettando di poter un giorno vendicare la morte del genitore avvenuta  per mano di uno spettro divoratore. I fantasmi con cui si trova ad avere a che fare Cas infatti, sono pericolosi e mortali , e solo grazie alla sua speciale discendenza e ad un pugnale rituale , l'athame, il ragazzo è in grado di dare agli spettri una morte definitiva. Sempre in viaggio con sua madre da una città all'altra alla ricerca di anime da rispedire nell'aldilà, Cas giunge a Thunder Bay dove si trova ad avere  a che fare con un potentissimo fantasma omicida: Anna Korlov, Anna vestita di Sangue...

Anna vestita di Sangue è uno Young Adult noir narrato in prima persona dalla voce del protagonista Teseo Cassio Lowood. Il romanzo gioca sull'alternanza di uno stile ironico a quello più cupo e misterioso di un noir, sulla falsa riga di telefilm come Supernatual.  Il libro  è sempre in bilico tra una scrittura a tratti troppo lenta e poco approfondita e parti in cui invece riesce a risvegliare l'interesse del lettore e a spingerlo a continuare per scoprire il mistero di Anna Korlov. Cosa rende Anna uno spirito così potente e fatale? Assieme all'aiuto di altri ragazzi, Thomas e Carmel, Cas affronterà non solo un temibile avversario ultraterreno, ma scoprirà anche qualcosa sull'amicizia e sull'amore, mentre il mistero man mano si rivela. Se da una parte il libro si lascia leggere facilmente, dall'altro si notano delle ingenuità, come la sicumera di Cas che, nei suoi diciassette anni, sente  di avere "un destino solitario" e lo segue spavaldo, cosa che, se non ci fossero poi degli elementi sarcastici lo renderebbe un po' troppo simile a certi romanzi hard-boiled, in cui tutti i personaggi sembrano un po' delle macchiette in confronto al protagonista sempre ultra-certo di quello che fa. Allo stesso modo, mentre la versione crudele e vendicativa di Anna la rendono interessante come fantasma, la stesso interesse non è suscitato dalla sua parte "buona", che a mio avviso  non emerge a sufficienza e a cui non ci si affeziona e che sarebbe potuta essere interessante soprattutto in vista dei seguiti. In definitiva il libro ha delle buone idee, ma non le sfrutta a fondo, rimanendo sulla superficie di quello che sarebbe potuto essere un libro migliore.  Nel complesso Anna Vestita di sangue è una lettura godibile, ma decisamente non fa urlare al miracolo. Consigliato a lettori amanti del noir e a chi di YA non è ha mai abbastanza. Voto: 7--

La serie di Anna si avvale già di un secondo volume, non ancora edito in Italia dal titolo "Girls of Nightmares"


mercoledì 16 gennaio 2013

Never Sky

Never Sky
Sotto un cielo selvaggio
di:Veronica Rossi casa editrice: Sonzogno pag:350



Aria vive in futuro iper-tecnologico all'interno di strutture dette Biosfere dove la vita è sostituita dalla realtà virtuale e ogni cosa si svolge nei "Reami".Il vero mondo è infatti diventato pericoloso a causa dell'Etere, un cielo caratterizzato da tempeste magnetiche,  sempre visibile nell'atmosfera, che rende la vita al di fuori delle Biosfere difficile e rischiosa. Attraverso una sofisticata membrana oculare, "l'Iride", Aria si sposta fra i Reami come in videogioco e  al sicuro all'interno delle Biosfere finché, una sera, viene trascinata in un gioco pericoloso che la porterà  a trovarsi nel mondo di fuori, in balia dell'Etere e degli abitanti del mondo esterno: i "Selvaggi", tra cui l'enigmatico Peregrine.

Sebbene Never Sky sia stato da molti classificato come romanzo distopico, non penso di sbagliare dicendo che lo si potrebbe anche considerare un romanzo di fanstascienza vero e proprio. Il libro infatti ci getta immediatamente nel mondo creato da Veronica Rossi, senza spiegazioni sul perché della realtà delle Biosfere e dell'Etere, né chiarimenti su come il mondo sia diventato così, sebbene  vengano poi inseriti  elementi del Mondo attuale: come riferimenti agli stili (medioevale, rinascimentale etc..) o oggetti veri e propri ( ad esempio un quadro di un  impressionista francese). Immediatamente ci si ritrova catapultati nell'azione, attraverso una narrazione a due voci, quella di Aria (la stanziale della Biosfera Reverie) , e quella di Peregrine (il Selvaggio del popolo delle Maree ).  Aria e Peregrine sono due personaggi ben caratterizzati e credibili, così come risulta vivido e credibile l'Universo creato per loro, con una narrazione sempre vivace e mai monotona. Quello che più di tutto rende il libro una lettura piacevole è di sicuro l'introduzione di elementi originali, cosa sempre più rara nei romanzi classificati come Young Adult, e che personalmente mi ha fatto terminare il volume in un solo giorno. Ho trovato le avventure di Aria e Peregrine coinvolgenti e sicuramente leggerò anche i volumi successivi della saga. Consigliato a tutti gli amanti dei romanzi fantascientifici o distopici e a lettori di tutte le età. Voto: 8 ++