lunedì 15 aprile 2013

L'ambasciatore di Marte alla corte della Regina Vittoria

L'ambasciatore di Marte alla corte della Regina Vittoria
di: Alan K.  Baker casa editrice: Delos Books collana: Odissea Fantascienza pag: 400 titolo originale: The Martian Ambassador




L'ambasciatore di Marte Lunan R'ondd è morto all'improvviso in circostanze misteriose. L'investigatore speciale dell'Ufficio Affari Clandestini di Sua Maestà Thomas Blackwood viene incaricato di fare chiarezza sul mistero per evitare l'insasprirsi dei rapporti fra la Terra e Marte. Nel frattempo Lady Sophia Harrington, segretario della Società per la Ricerca Psichica, è sulle tracce del malvagio Jack il Saltatore. Le strade di Blackwood e Lady Sophia si incroceranno per sventare un complotto interplanetario che minaccia l'Impero.

A Londra sta per essere inaugurata l'Esposizione Universale, è quindi un momento delicatissimo per le sorti  dell'Impero, che non può manifestare  debolezza agli occhi di possibili nemici. In un Inghilterra dove è possibile trovare alta tecnologia marziana e allo stesso tempo carrozze a cavalli, il mistero che avvolge la morte di Lunan R'ondd si tinge di giallo-steampunk, in un romanzo dalla prosa molto semplice e dalla trama abbastanza lineare, che però non lesina magia, esoterismo, fantascienza e ottimo the. Le atmosfere vittoriane si sposano bene con i tipici elementi steampunk e il tipico aplomb inglese che sembra non abbandonare mai i personaggi di questo romanzo, anche durante scene alla "Signora in giallo" in cui il cattivo di turno svelerà le sue carte senza lesinare malvagie e cupe risate. Alan Baker traccia una storia gradevole, facendoci conoscere due personaggi sicuramente interessanti, ma senza svelare troppo di loro, essendo questo il primo libro di una serie  (la  Blackwood & Harrington Mistery) che vedrà ancora protagonisti la Lady e l'investigatore speciale. Allo stesso tempo rivivremo la versione steampunk di uno dei più atroci e famosi misteri dell'Inghilterra, quello di Jack lo Squartatore, qui divenuto Jack il Saltatore per esigenze letterarie. Non manca quindi anche l'elemento noir e, per non farsi mancare proprio niente, l'autore introdurrà anche elemti magici ( come il popolo fatato e l'invocazione di potenti spiriti  jinn) e perfino l'Ordine dei Templari( la cui storia però sarà ben diversa da quella che conosciamo). Il giallo alla base della storia non è uno di quelli intricatissimi , né di tipo psicologico, ma si amalgama bene alle atmosfere vittoriane e gioca un po' volutamente sul sensazionalismo di certe scene, che chiudono alcuni capitoli per poi essere riprese successivamente, in modo alternato ad altri accadimenti. L'autore quindi sfrutta quel tipo di narrazione gialla che punta più sull'avvicendarsi di colpi di scena, che non sull' approfondimento psicologico o sulla ricostruzione alla "Miss Marple", dove i vari indizi svelano il colpevole e spesso il lettore esperto può fare luce da se sugli eventi. In definitiva una lettura carina, che potrebbe piacere sia agli amanti dello steampunk che ai lettori di letteratura generica, soprattutto grazie all'introduzione del nascente legame fra Blackwood e Lady Sophia. Consigliato a chi ama lo steampunk, a chi cerca un giallo non troppo cervellotico e chi ama le investigazioni con coppie di investigatori lui-lei
Voto: 7

Di lato la copertina originale inglese del romanzo, in basso la copertina del secondo volume della serie, inedito in italiano, dal  titolo "The Feaster from the Stars"









4 commenti:

  1. Non lo conoscevo, anche se seguo diverse serie della Delos; poi lo steampunk mi sta intrigando, quindi...

    RispondiElimina
  2. Beh questo libro può incontrare un po' il gusto di diversi tipi di lettori, potrebbe piacere a chi ama i gialli , a chi adora lo steampunk e credo che non dispiacerebbe nemmeno a chi legge romance, sebbene qui non ci sia una storia romantica vera e propria, ma il barlume di un inzio in questo senso :)

    RispondiElimina