Wonder
di: R.J. Palacio casa editrice: Giunti Junior collana: Biblioteca Junior pag: 288 titolo originale: Wonder copertina: Tad Carpenter
August Pullman si sente un ragazzino assolutamente normale, e lo sarebbe se non fosse affetto da una malattia genetica che determina una gravissima alterazione facciale. Per dieci anni August è stato istruito in casa dalla madre, ma ora, alle soglie della prima media entrambi i suoi genitori decidono che è giunto il momento che frequenti per la prima volta una vera scuola. Fra mille paure e insicurezza Auggie inizia un percorso che sarà una sfida per se stesso e per quelli che lo circondano.
Wonder, la parola che dà il titolo al libro di R.J.Palacio, non ha il solo significato di "stupore o meraviglia", ma anche quello di "chiedersi" "domandare a se stessi". R.J. Palacio si ispira per questa scelta alla canzone omonima di Natalie Merchant (citata nel testo), anch'essa incentrata sul tema della diversità fisica. Stupore incredulo è quello che si delinea sulla faccia di chi vede Auggie per la prima volta, e troppo spesso, vera e propria paura. Auggie ha solo dieci anni, ma ha già amaramente imparato come può essere dura l'esistenza per qualcuno che porti un fardello pesante come il suo. Il suo viso è una strana maschera che nasconde il semplice bambino che si cela dietro di essa e il cui unico desiderio è quello di avere una vita normale. Giunto alla scuola privata Beecher Prep, Auggie ingaggia una dura lotta di accettazione e confronto, che non gli risparmierà bullismo o emarginazione, ma che sorprendentemente gli svelerà anche un lato speciale degli altri, la meraviglia di poter conquistare l'amicizia e l'affetto di alcuni, di comprendere che la vera sfida è quella di essere se stessi nonostante tutto. R.J.Palacio non scrive una storia strappalacrime, ma nemmeno risparmia i duri colpi della vita che Auggie si trova a dover affrontare. Attraverso la narrazione alternata del protagonista e di altri cinque personaggi presenti nella vicenda, scopriamo i sentimenti e le emozioni contrastanti di chi si trova ad essere nell'orbita del pianeta Auggie. La musica segnerà più volte le pagine del racconto, con citazioni di brani appositamente scelti per fare da colonna sonora alle diverse fasi della storia, e che vengono poi riportati tutti in appendice al libro con gli indirizzi dei video su youtube. La storia di August è sicuramente rivolta ad un pubblico giovane, ma non per questo risulta semplicistica o infantile, cercando di coinvolgere emotivamente il lettore e farlo riflettere, ma senza essere mai pedante. Nelle Faq sul libro nel suo sito, R.J.Palacio scrive che la decisione di scrivere Wonder nacque in seguito al suo incontro in un parco, mentre portava i suoi figli a prendere un gelato, con una bambina affetta da una grave deformazione cranio-facciale. La reazione del suo bimbo di tre anni, che spaventato aveva iniziato a piangere disperato, l'aveva portata ad allontanarsi velocemente dal parco per non ferire la bambina. Quello che accadde in realtà mentre si allontanava fu che la madre della bambina, con voce calma e dolce disse di andare via, come se quella fosse l'ennesima volta che succedeva, e l'autrice capì di aver peggiorato le cose con la sua fuga frettolosa. Questa scena, ricostruita all'interno del libro, è il fulcro che spinse l'autrice, mortificata per il suo errore, a scrivere di un tema così difficile. Ripensando a quello che avrebbe dovuto realmente fare in quella occasione decise di mettersi nei panni di chi vive una realtà così difficile ogni giorno. Quello che ne viene fuori è una favola dolce-amara, che fa affezionare ad August e che cerca di trasmettere a chi legge un messaggio molto importante: accettare gli altri e cercare di mettersi nei loro panni. Se arrivati a questo punto vi state chiedendo cosa R.J. abbia scelto per i suoi lettori, e cioè un happy ending o un finale da lacrimoni a cascata, vi lascerò con il dubbio, dicendovi solo che mi è piaciuto, ma potrebbe sembrare poco realistico ai più cinici. Nel complesso un libro scorrevole e interessante quanto basta. Consigliato a lettori di tutte le età. Voto: 7 e mezzo
Don't judge
a book boy
by its cover his face
Qui il sito dell'autrice
Qui il booktrailer in inglese del libro che in America ha avuto uno straordinario consenso di pubblico.
Questa uscita mi è sfuggita, altrimenti ne avrei parlato sicuramente. La storia mi ispira e credo proprio che se mi capita l'occasione lo leggerò. E sono contenta che non sia troppo realistico nell'happy ending: il cinismo non mi appartiene! (la maggior parte delle volte)
RispondiEliminaIo ero stata attratta dalla copertina su amazon.us tempo fa e avendo visto 5 stelline su tantissimi voti me l'ero mentalmente "segnato". Poi ho scoperto per caso che la Giunti lo aveva pubblicato e l'ho subito preso. :))
EliminaVeramente interessante la trama e ben scritta la recensione, complimenti ^^ Questo libro mi ispira molto, se mi dovesse capitare sott'occhio in libreria lo acquisterò!
RispondiEliminaGrazie per il complimento! Credo che sia una lettura piacevole e con uno stile moderno :)
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